La deliverability delle email è la capacità del messaggio inviato di raggiungere un contatto. Si tratta di una metrica base del marketing che sfrutta la posta elettronica e si misura con la percentuale di messaggi accettati.
In questo modo si ottiene il tasso di recapito, il delivery rate che precede altri KPI dell’email marketing. Infatti, prima ancora di parlare del tasso di apertura o del CTR sui link della newsletter dobbiamo assicurarci che il messaggio arrivi a destinazione. In che modo? Approfondiamo l’argomento per migliorare le tue consegne.
- Spiegazione del concetto di email deliverability
- Perché bisogna sempre migliorare questo valore
- Differenza tra hard bounce e soft bounce
- Perché ho una email deliverability bassa?
- Come migliorare il tasso di deliverability
Cos’è l’email deliverability, definizione
Con questo termine intendiamo una percentuale che suggerisce la quantità di messaggi di posta elettronica che arrivano effettivamente a destinazione. E che vengono accettati dai provider di posta elettronica dei riceventi.
Se ho un email deliverability rate del 99% su 2000 iscritti vuol dire che 20 contatti non ricevono la mia newsletter. Quindi tutte le altre metriche, tipo il tasso di apertura, saranno influenzate da questo passaggio. L’obiettivo di chi fa campagne di email marketing è ridurre il numero di contatti che non ricevono messaggi.
Tutto questo ti consente di aumentare, come chiara conseguenza, la deliverability delle email per raggiungere il maggior numero possibile di persone o pulire la mailing list (questo dipende dalle cause del problema).
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Perché è importante migliorare questa metrica
Il motivo è semplice: tutto si basa sulla possibilità di raggiungere l’utente. Se non c’è un tasso di consegna delle email vuol dire che non abbiamo neanche la possibilità di convincere il pubblico ad aprire la newsletter o la DEM. Quindi viene meno anche la lettura del messaggio e un ipotetico Click Through rate (CTR).
Se gli ISP, Internet Service Provider, bloccano il tuo invio di email vuol dire che il problema non riguarda l’efficacia del messaggio ma c’è un problema tecnico o strategico di fondo, un nodo che devi risolvere altrimenti non c’è partita: la tua campagna di email marketing salta completamente. Non vuoi questo, giusto?
Parametri e differenza tra soft e hard bounce
Esiste un parametro standard per misurare l’email deliverability ideale? Molto dipende dal contesto però possiamo dire che un buon tasso di consegna delle email va oltre il 95%. Soglie inferiori ti portano a perdere un numero spropositato di contatti e devi intervenire al più presto.
Questo è un passaggio che dovrebbe avvenire anche se registriamo tassi superiori al 95% di poco ma tendiamo a monitorare questa soglia di allerta perché vuol dire che troppe email rimbalzano e non vengono neanche ricevute. Anche se prima di correre ai ripari bisogna capire se si tratta di hard o soft bounce. La differenza?
Nel primo caso parliamo di una mancata consegna stabile, nel secondo è momentanea. Ad esempio, il problema può essere dipeso da un malfunzionamento del server del ricevente o del client di posta elettronica.
Quindi prima di lanciare un’opera di ottimizzazione dell’email deliverability cerchiamo di capire se il problema delle comunicazioni non consegnate è momentaneo o stabile nel tempo. E sarà più facile trovare correlazioni.
Le cause di una email deliverability bassa
Ci possono essere diverse cause alla base di un basso tasso di consegna delle email. In alcuni casi il problema riguarda l’uso di strutture software inadeguate al lavoro che stai effettuando; in altri invece il problema è strategico perché hai esagerato con alcune attività che sono segnalate come spam. Ecco qualche esempio:
- Reputazione del mittente e del server di invio.
- Bontà del database utilizzato per l’invio.
- Modo con cui è stata confezionata l’email.
In estrema sintesi, i motivi per cui hai un basso tasso di email deliverability riguardano l’attendibilità del tuo profilo e quello della tua mailing list. Inoltre, spesso si viene bloccati perché i programmi di ricezione email ti percepiscono automaticamente come spam. Quindi non raggiungi la posta in entrata. Come risolvere?
Come suggerisce questa grafica, il primo consiglio è quello di ripulire la propria mailing list da contatti che non funzionano più e che, semplicemente, non esistono o sono stati abbandonati dai rispettivi proprietari.
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Come aumentare il tasso di deliverability
Ci sono diverse procedure che possono aiutarti a migliorare l’email deliverability. In parte riguardano delle abitudini per migliorare la struttura del messaggio, in altri casi ci riferiamo a metodi per migliorare l’autorevolezza. In questo modo puoi avere una buona probabilità di ottenere ciò che desideri: la consegna delle email.
- Evita di pubblicare contenuti spam.
- Acquisisci contatti in modo naturale.
- Crea newsletter leggere, sotto i 100 Kb.
- Fa’ in modo che l’email non vada in spam.
- Usa il sistema double opt-in.
- Aggiungi sempre il link per la disiscrizione.
- Verifica che sui server non ci sia malware.
- Metti il testo alternative alle immagini.
- Attenzione alla scrittura dell’oggetto email.
Ovviamente un ultimo consiglio è quello di utilizzare sempre un programma professionale per l’invio massivo di email. In questo modo potrai avere certezza di usare dei server adeguati alle newsletter. Vuoi maggiori informazioni? Dai uno sguardo alle potenzialità di Centrico, CRM e software per mandare comunicazioni e-mail come un professionista del settore.