Mai sentito parlare del ciclo di Deming? Si tratta di un modello gestionale che prende il nome da un famoso ingegnere americano. Il suo punto di forza è semplice: non si finisce mai di migliorare il risultato.
Infatti, il principio base del ciclo di Deming è quello della continua ridondanza virtuosa delle operazioni di pianificazione, attuazione, controllo e attivazione delle modifiche. Si abbandona l’idea di poter lasciare il lavoro proseguire in autonomia e si interviene sempre per cercare il perfezionamento e l’ottimizzazione.
Non è un caso che questo percorso sia stato eletto come punto di riferimento nel campo della lean production, dell’efficienza aziendale basata sull’eliminazione dei difetti e per chi vuole fare marketing sul serio. Vuoi approfondire l’argomento? Ecco una serie di indicazioni per chi vuole applicare questa strategia.
Cos’è il ciclo di Deming, una spiegazione
Il ciclo di Deming (noto come PDCA, dall’inglese Plan–Do–Check–Act) è un percorso di ottimizzazione del lavoro iterativo, ovvero legato alla ripetizione delle stesse attività con l’obiettivo di raggiungere la perfezione.
Ovviamente non è detto che ciò avvenga ma non è questo il punto: dobbiamo avvicinarci il più possibile al risultato individuato e stabilito. Quindi, attraverso questa procedura di ridondanza delle azioni ipotizziamo un percorso per ritornare sempre sulle stesse attività per testare, provare e analizzare soluzioni differenti.
A cosa serve tutto questo? Il ciclo di Deming viene messo in campo nelle aziende con l’obiettivo preciso di eliminare i difetti, valutare idee, provare sul terreno nuove soluzioni e trovare quelle più adatte agli scopi.
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Come e quando nasce questa metodologia
Il ciclo di Deming che prende il nome dall’omonimo ingegnere e saggista, noto per aver delineato i principi dell’ottimizzazione operativa nelle aziende americane durante la Seconda Guerra Mondiale.
In seguito, a conflitto terminato, aiutò il Giappone a risollevarsi definendo i principi dell’organizzazione snella partendo dalla Toyota. Qui è nata la ricerca della perfezione assoluta (Kaizen) produttiva a discapito dello spreco (Muda). Inoltre, nella Terra del Sol Levante è considerato una sorta di eroe nazionale.
Il ciclo di Deming, infatti, si trova a suo agio in una ricerca dell’ottimizzazione continua e frugale, in cui non si migliora semplicemente aumentando risorse ma analizzando sprechi, intoppi, colli di bottiglia.
Le fasi del ciclo di Deming
Come mostrato dalla grafica presa da Wikipedia, per definire i vari passaggi di questo percorso esistono delle tappe. Non a caso il ciclo di Deming viene definito anche PDCA, ovvero Plan–Do–Check–Act. Le quattro fasi di questo circuito infinito sono chiare: pianifica, metti in pratica, controlla e prendi delle nuove decisioni.
- Pianifica: si stabiliscono obiettivi e attività necessarie per raggiungerli. Vengono definiti i processi.
- Applica: si mettono in pratica i piani partoriti nel punto precedente, quello della pianificazione.
- Controlla: ora passi a setaccio i dati raccolti nella fase precedente per valutare i risultati e verificare.
- Modifica: siamo al punto in cui si effettuano le modifiche stabilite dal controllo del flusso.
In pratica, tutto inizia con una fase strategica in cui – dati alla mano – si individuano delle azioni da mettere in pratica. Dopo un periodo di tempo adeguato si effettuano dei controlli valutando i KPI decisi a monte per raggiungere determinati obiettivi. Si individuano i punti di frizione e i limiti delle varie attività.
Da qui giungiamo all’ultimo passaggio, quello dell’azione volta a migliorare quanto è stato deciso a monte. Poi si ricomincia: come vedi dallo schema in alto è un continuo ritornare sullo stesso percorso. Questo viene svolto per raggiungere il miglioramento senza fine (o Kaizen) attraverso tecniche differenti come quella Kanban.
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Come applicare il ciclo di Deming nel marketing
Da questa spiegazione del ciclo di Deming appare chiara la possibilità di sfruttare i processi descritti nel campo del marketing digitale. Di solito il modello PDCA si utilizza in logistica, produzione industriale, problem solving. Possiamo gestire meglio il processo d vendita grazie a questa logica strategica ed evolutiva.
Sicuro, perché è un circuito che consente di osservare ogni dettaglio da migliorare. Ad esempio puoi individuare in una email di transizione per inviare il preventivo l’anello debole del funnel di vendita.
Testando, riprovando e osservando puoi arrivare alla conclusione giusta. Ci sono dei limiti che devono essere presi in considerazione? Tutto dipende dai tool che utilizzi per affrontare la pipeline. Se hai la possibilità di applicare in chiave empirica la logica del ciclo di Deming puoi raccogliere risultati concreti.