Il footer della newsletter è uno dei dettagli che può fare la differenza. Stiamo parlando della sezione inferiore dell’email inviata per scopi commerciali nella quale riassumi una serie di informazioni obbligatorie. Ma puoi aggiungere anche degli strumenti indispensabili per fidelizzare l’utente che ti segue.
Il problema fondamentale della parte conclusiva di un’email mandata al tuo database di utenti? La superficialità. Spesso consideriamo il footer di una newsletter come un elemento secondario, poco importante.
Non è così, ci sono diversi aspetti da considerare per lavorare bene in quest’ultima fase del prodotto comunicativo. Soprattutto se stai usando un software per invio newsletter come Centrico che ti consente di modificare e ottimizzare ogni aspetto del tuo contenuto. Quindi, come migliorare il footer di una email?
Comunica affidabilità nel footer
Il piè di pagina di una newsletter è un’area in cui puoi aggiungere una serie di informazioni legate all’identità di chi sta inviando la comunicazione. Se vuoi guadagnare punti in termini di autorevolezza e credibilità devi utilizzare questa sezione per riassumere, in modo schematico e semplice, chi sei, cosa fai, quali sono i contatti.
Cosa aggiungere nel footer della newsletter per essere in linea con queste esigenze? Il contatto fisico della tua azienda, il nome ufficiale e il numero di telefono ma anche un’email alternativa da utilizzare.
Per un’azienda è importante comunicare partita IVA, REA e copyright di riferimento con il relativo anno. Detto in altre parole, leggendo le informazioni del footer devi fidarti di chi ha firmato l’email.
In ogni caso, come mostra l’esempio di footer in alto preso da una newsletter di Ahrefs, si può comunicare affidabilità e competenza, ma soprattutto vicinanza all’utente, anche in altro modo. Ovvero, con una stringa di testo che invita gli iscritti a scrivere per indicare eventuali richieste di supporto.
Da leggere: come creare una newsletter aziendale
Collegamenti di servizio nel footer
Tra i diversi link che puoi e devi inserire nel footer troviamo quelli all’informativa sulla privacy per fare in modo che la tua newsletter sia in linea con le esigenze del GDPR (maggiori informazioni sull’Informativa).
Poi, c’è sempre la possibilità di approfondire aspetti specifici con ulteriori link ma ricorda di non affollare questo spazio con una selva di collegamenti che mettono in ombra ciò che serve veramente all’utente:
Link a social, share e applicazioni
Il footer della newsletter è una soluzione ottima per fare pubblicità incrociata su altre piattaforme. In primo luogo puoi aggiungere i link a eventuali applicazioni mobile o ai profili social come fa Semrush.
Inoltre, è utile valutare la possibilità di inserire nella parte bassa della tua comunicazione via email dei pulsanti che consentono al lettore entusiasta del tuo contenuto di inviare la newsletter sui social.
In questo modo trasformi la tua email in una vera e propria pagina web pronta a fare proseliti anche in un pubblico che non conosci. A tal proposito può essere utile un ulteriore collegamento: link per visualizzare l’email nel browser. Così se ci sono problemi di visualizzazione dal client si prosegue come pagina HTML.
Permetti alle persone di lasciare la lista
Uno degli elementi più importanti del footer per newsletter: la disiscrizione per effettuare il fatidico unsubscribe. Chi non conosce le dinamiche dell’email marketing può cadere dalle nuvole: perché agevolare questo passaggio? Non sarebbe logico fare in modo che nessuno lasci la newsletter? Sbagliato per due motivi.
In primo luogo, l’assenza di un metodo per non ricevere più le comunicazioni commerciali via email è vietato dalla legge. Sia dal punto di vista del GDPR che della legge statunitense CAN SPAN applicata dalla Federal Trade Commission. Poi, le persone che non possono abbandonare la lista ti segnalano come spam.
Quindi è indispensabile procedere con un metodo semplice ed efficace per far lasciare la tua newsletter. Assicurati che il bottone o l’anchor text del link inserito sia funzionante e ben visibile.
Un aspetto da considerare e che puoi notare in questo esempio di newsletter inviato da Buffer: la possibilità di far gestire all’utente le opzioni di update. Magari, se hai diversi flussi di comunicazione, puoi aiutare chi riceve le email a semplificare la ricezione e sfoltire qualche canale. Senza perdere definitivamente il contatto.
Da approfondire: quali sono i principali modelli di newsletter
Ricorda perché si riceve l’email
In un footer newsletter sempre efficace puoi aggiungere il permission reminder: ricevi questa e-mail perché sei iscritto alla newsletter di (…). Perché? Chiaro, in alcuni casi gli utenti dimenticano il motivo per cui ricevono una determinata comunicazione e tendono a disiscriversi senza aver ben chiara la fonte.
Con questa linea di testo puoi evitare di perdere lead preziosi per una banale dimenticanza. Ovviamente, alla base di tutto ciò c’è sempre la flessibilità di uno strumento professionale per creare newsletter. Come avviene, ad esempio, con Centrico, il tuo tool per unire CRM ed email marketing avanzato.