Uno dei parametri ignorati ma che deve essere valutato da chi si occupa di email marketing: il tempo di lettura medio di un’email. Infatti, bisogna prendere sempre in considerazione la possibilità di dover affrontare un’attenzione sempre minore. E un pubblico abituato a formati ben diversi da quelli legati alla scrittura.
Nel 1997, il padre dell’usabilità online (ovvero Jakob Nielsen) sosteneva che le persone non leggono sul web ma scansionano i testi. Si muovono velocemente da un punto all’altro e alla fine cercano di estrarre delle informazioni. Queste conclusioni vengono condivise anche da Steve Krug nel libro Don’t Make Me Think.
Non farmi pensare, rendi tutto più semplice in modo che io non debba riflettere su cosa fare. Ciò diventa fondamentale per chi deve strutturare un qualsiasi tipo di email, da una comunicazione commerciale a una newsletter fino alla DEM. E, nello specifico, dobbiamo valutare il tempo di lettura medio di un’email.
Il tempo di lettura medio di un’email
Secondo i dati più recenti di Litmus, il tempo di lettura medio di un’email è di 9 secondi. Se provi a quantificare questo parametro, ti rendi conto che stiamo parlando di un’opzione minima. Poche cose riusciamo a fare in meno di 10 secondi e di sicuro non possiamo comprendere testi troppo articolati (ma su questo si torneremo).
Secondo le statistiche dedicate ai tempi di lettura medi di un’email, gli ultimi dati registrati sono addirittura inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti. Nel 2021 ci siamo fermati a 10 secondi mentre nel 2018 eravamo a 13,4. Questo significa che la tendenza è quella di ridurre inesorabilmente il tempo di lettura.
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Perché il tempo di lettura diminuisce?
La tendenza a leggere di meno sul web è inevitabile a causa di una continua evoluzione dei contenuti multimediali. Siamo portati a preferire soluzioni che ci consentono di sintetizzare e di sfruttare combinazioni audio/video. I motivi sono legati anche alle formule di fruizione di internet: ci connettiamo sempre da mobile.
Questo significa maggior fatica nella lettura e aumento delle opportunità nel momento in cui decidiamo di sfruttare l’audio/video, perfetto per la fruizione nomade dello smartphone. Soprattutto se le clip vengono accompagnate dai sottotitoli per poter sfruttare i contenuti senza il contributo dell’audio. Qualche dato?
Secondo Informazione Senza Filtro (anche fonte immagine), gli italiani hanno dedicato in media 2 minuti e 35 secondi al giorno alla lettura di notizie online, corrispondenti a circa 470 parole al giorno. Questi dati che derivano dalle ricerche Audiweb descrivono una riduzione nei tempi di lettura rispetto agli anni precedenti.
Come assecondare questa tendenza
Ci sono due riflessioni da affrontare in questi casi. La prima: prendere atto che le persone leggeranno comunque di meno, quindi conviene semplificare il lavoro e fare in modo che il tempo concesso sia ben speso. Quali sono le regole e soprattutto i consigli per sfruttare al meglio il tempo di lettura medio di un’email?
- Migliora la leggibilità del contenuto usando:
- Liste puntate.
- Grassetto.
- Paragrafi brevi.
- Titoli e sottotitoli.
- Elimina ciò che non serve:
- Parole inutili e complesse.
- Frasi ridondanti.
- Avverbi e aggettivi superflui.
- Immagini non utili.
- Semplifica la lettura con:
- Link di approfondimento.
- Schemi riassuntivi.
- Note e spiegazioni.
- Linguaggio comune.
Detto in altre parole, se le persone ti concedono poco tempo per leggere l’email devi fare in modo che il contenuto proposto sia effettivamente quello valido. Al bando, quindi, preamboli senza valore, frasi arzigogolate, passaggi ampollosi. Se tutto questo non serve all’obiettivo finale può essere tolto.
Cancelliamo bizantinismi e raffinatezze: devi rimanere essenziale ma non banale, ed è qui che si nasconde l’equilibrio che può dare un professionista specializzato nella scrittura efficace dei testi per l’email marketing. Considera che questo deve essere declinato anche per oggetto email e preheader.
La congestione delle informazioni è presente nella casella email e devi risparmiare più tempo possibile anche nella fase decisionale. Ovvero, quando un potenziale lettore decide se leggere o meno il tuo contenuto.
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Considerare l’Email Read Time come KPI
Il secondo punto da approfondire: non devi solo semplificare il contenuto ma anche renderlo più appetibile per aumentare quello che è un vero e proprio KPI per l’email marketing. Ovvero l’Email Read Time, il tempo medio di lettura del tuo contenuto. Come migliorare questo aspetto decisivo per il successo della tua campagna?
- Assicurati di aver creato il contenuto giusto.
- Personalizza, quando possibile, l’email.
- Non abbondare con le pubblicazioni.
- Segmenta il database per invii mirati.
- Aggiungi contenuti visual.
- Se utile, inserisci video e immagini.
Il timing di lettura delle email – email read time o rate – misura la quantità di tempo significativa che il lettore impiega a leggere la tua email dopo averla aperta. Se questo parametro si presenta elevato, probabilmente, gli iscritti hanno trovato interessante l’email, il che può portare a tassi di conversione elevati nel tempo.
I consigli elencati possono fare la differenza. In più aggiungiamo la possibilità di impostare test A/B per capire qual è la soluzione da adottare. E questo lo puoi attivare solo con il supporto di un tool per l’email marketing.