E se vi dicessi che il Content Marketing il più delle volte non funziona?
Il Content Marketing è una parte essenziale di una strategia globale, ma non è una bacchetta magica, né intende risolvere tutti i vostri problemi di marketing, soprattutto se mal eseguiti.
Molti ancora faticano a capire i fondamenti del Content Marketing e nemmeno conoscono programmi informatici che fanno a caso loro. Spesso, purtroppo, incombiamo in personaggi che a fatica utilizzano il pc, parlo delle funzioni base.
Ecco una classifica delle sette sfide che ci si trova ad affrontare con il Content Marketing:
- Staff limitato
- Budget limitato
- Creazione di contenuti non regolari
- Difficoltà nel trovare le migliori fonti per creare contenuto stupefacente
- Mancanza di cultura organizzativa
- Assenza (quasi totale) della misurazione dell’impatto dei contenuti
- Promozione. Questa sconosciuta.
Siete d’accordo con l’ordine di priorità di cui sopra? La maggior parte dei marketers non superano queste sfide, altri nemmeno le affrontano. Purtroppo, questo è in definitiva il motivo per cui il Content Marketing non riesce. Le ultime due sfide elencate sono, tra l’altro, estremamente importanti.
Ma quindi su cosa si focalizzano?
La creazione di contenuti
E qui ho 2 paroline da spendere.
La creazione dei contenuti è, ovviamente, importante. Ma continuando a sfornare contenuti senza capire quale impatto stanno avendo sull’attività, non è intelligente. Scrivere contenuti di prima mano, metterci impegno, tornare sui libri di scuola, è tutto molto invidiabile.
Ma stiamo parlando di marketing, abbiamo bisogno di contenuti freschi e continuamente aggiornati.
Scritti comunque di prima mano, ma improntati al raggiungimento di un obiettivo e stesi ponendoci delle domande:
- Chi sono i destinatari?
- Dove e come verrà pubblicizzato tutto questo?
- Come misurare i successi e gli insuccessi?
- E via dicendo…
Queste sono tutte domande che devono essere parte del processo di contenuti di marketing, ignorarle porterà solo al fallimento.
Ma con un po ‘di attenzione ed organizzazione, le aziende possono trasformare il potenziale fallimento in maggiori guadagni.